29 febbraio 2008

NOTIZIE E CONSIDERAZIONI (Liechtenstein, Odifreddi, Riina)

Evasori italiani in Liechtenstein
L’elenco dei 150 evasori, consegnato dal Liechtenstein alle autorità italiane, si trova nelle mani di Visco, che appare piuttosto prudente nel renderlo immediatamente pubblico. Prima, sostiene, saranno fatte le dovute verifiche; dopo “manderemo i fascicoli sugli eventuali illeciti alle procure e a quel punto i nomi saranno di pubblico dominio”. Meglio tardi che mai!
Nel frattempo la campagna elettorale può procedere senza intoppi e turbamenti, sperando di non trovarci un evasore (o più) come parlamentare. Tanto il parlamento, si dice è lo specchio del Paese!
Penso che i cittadini devono sapere prima che le liste vengano depositate, per evitare brutte sorprese. Non per farne un uso politico, ma di pulizia.
E’ un diritto dei cittadini, di tutti i cittadini che pagano regolarmente le tasse conoscere i nomi di tutti gli evasori, non solo degli inclusi della lista. Gli evasori commettono un reato gravissimo nei confronti della comunità che s’impoverisce. Ai cittadini virtuosi si chiedono, quindi, più tasse, mentre gli evasori godono delle agevolazioni previste per i ceti meno abbienti.

Odifreddi lascia il Partito Democratico
Odifreddi, un uomo di cultura onesto e franco che ammiro tantissimo, lascia il PD perché non condivide le affermazioni di Veltroni circa i rapporti tra la Chiesa e lo Stato laico.
A Veltroni rimprovera che “invece di fare una scelta chiara di campo cerca di mettere insieme tutto”, non considerando che prima o poi le contrapposizioni ideologiche delle diverse anime del PD verranno fuori e litigheranno.
La laicità dello Stato è un bene che va difeso per evitare quell’ingerenza della Chiesa che per Veltroni è solo “sollecitazione”, un’ingerenza così invasiva e reazionaria come non si vede in nessun altro stato e che ha portato a cassare i Dico e gli elenchi delle coppie di fatto al comune di Roma.
“Libera Chiesa in libero Stato”, il motto risorgimentale, è oggi molto attuale e andrebbe rispolverato. Bisogna ristabilire il giusto rapporto tra lo Stato laico e la Chiesa a partire dalla revisione, anche unilaterale, del Concordato, un mostro divoratore del diritto, per continuare con l’abolizione dell’ICI e via via con l’abbattimento dei tanti privilegi che spesso rappresentano uno schiaffo nei confronti della povera gente.
A difendere la laicità dello Stato dovrebbero essere i politici e i filosofi, dice Odifreddi, ma i primi sono latitanti e, affermo io, accattoni di sacrestia, i secondi non osano e spesso “si sentono più papisti del papa”.
A difendere i valori della laicità “sono rimasti solo i radicali e i socialisti” entrambi a rischio d’estinzione.

Giuseppe Riina scarcerato
Giuseppe Riina, benché condannato ad otto anni e10 mesi, e stato scarcerato. “Per decorrenza dei tempi”, si dice, ma sono pochi, oltre agli addetti ai lavori, ad entrare nell’arcano.
E’ certo, comunque, la sconfitta dello Stato e della giustizia. Tornano in mente le liti tra Mastella, il ministro alla partita, e Di Pietro sull’importanza dell’indulto, le tante ispezioni degli ispettori disposte dallo stesso ministro, il caso Forleo, e quello De Magistris, le polemiche sullo stato dei tribunali, dei mancati finanziamenti…ma di una riforma vera della giustizia che accorci i processi, potenzi le strutture introducendo le nuove tecnologie informatiche, che dia la certezza della pena eliminando tutti quei marchingegni che ne riducono sia i tempi di detenzione sia l’efficacia, non si è sentito parlare.Ma la cosa che più paradossale è che tutti i partiti s’indignano ed esprimono buoni pretese di cambiamento, ma, si sa, i politici hanno una memoria elasticizzata, lunga nelle promesse, corta nel ricordarle.

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