21 gennaio 2007

TUTTI PER LE LIBERALIZZAZIONI, SPECIE I BENZINAI

Tutti vogliono le liberalizzazioni. Tutti le ritengono necessarie allo sviluppo grazie al formarsi di una vera concorrenza. Tutti ne trarrebbero benefici, specialmente i consumatori.
Ma non toccate i taxista. Per carità, lasciate stare le farmacie. E gli avvocati…e i geometri …e la telefonia… ora è la volta dei benzinai, i quali hanno già minacciato due giorni di scioperi per dire “no” , fanno sapere, alla Gdo (Grande distribuzione organizzata), cioè alla vendita dei carburanti nei super e ipermercati, come avviene in tutti i Paesi d’Europa. In Italia la Gdo gestisce solo lo 5% dei distributori, mentre nei Paesi dell’UE supera il 50% con vantaggi per i consumatori.
Non è solo il ministro Bersani che parla di liberalizzazioni, ma anche e soprattutto l’Autority presieduta da Catricalà che afferma: “Occorre sboccare l’evoluzione del mercato della distribuzione dei carburanti per aumentare la competitività e ridurre il prezzo industriale, che in Italia è costantemente più elevato della media dei 15 paesi UE”.
I Benzinai, come altre categorie commerciali, rappresentano una lobby o sono espressione di un monopolio. Infatti, poiché vendono un bene di cui non si può fare a meno per .lo sviluppo dell’economia, possono ricattare il governo, minacciando lo sciopero che, in realtà, crea un danno ai molti lavoratori costretti a quotidiani spostamenti.
Una cosa è certa: il governo, se decide di fare le liberalizzazioni e le fa tenendo conto degli interessi generali, abolendo privilegi, ormai considerati diritti, o chiude gli occhi e fa finta di niente senza spargere false attese tra i sempre bistrattati consumatori che, a proposito della benzina, hanno alcune domande da fare:
- se da Dicembre il greggio è calato del 22,4%, perché la benzina verde solo dell’1,7% e il gasolio del 3,8%?
- perché se aumenta il greggio (il famoso barile) il prezzo della benzina aumenta subito e quando scende, mai del giusto importo, non si ha lo stesso immediato calo?
- perché in Italia il prezzo della benzina è superiore a quello praticato in paesi non produttori come la Spagna o l’Austria?
- Su 100 € di spesa di benzina, 65 € sono tasse (accisa e IVA), non è troppo?
Una corretta liberalizzazione, oltre a istaurare una vera concorrenza, risolverebbe il problema degli orari e della qualità del servizio.
Dopo l’esperienza di liberalizzazione del servizio taxi, è giustificata la paura che tutto cambia perché niente cambi
Vedremo, ma Bersani sia coerente con quanto afferma di voler fare, la famosa lenzuolata, non cedendo ai piccoli interessi di bottega (sono tanti i politici interessati).
I cittadini apprezzeranno se saranno date risposte alle domande sopra formulate.

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