13 gennaio 2007

IL PAPA IPERVERSA NELLE TV ITALIANE

Non c’è giorno che i TG delle varie reeti televisive non parlino diffusamente delle esternazioni del Papa e delle prese di posizione della CEI.
I ragionamenti non riguardano i soli fatti di fede o di amore e di carità cristiana. Vanno oltre. Riguardano la sfera sociale, e fin qui niente do dire, fino ad invadere la vita politica dell’Italia che se non erro, è uno Stato laicoIl Pontefice ela CEI non si limitano ad esprimere ilò loro parere su ogni aspetto della vita pubblica, ma condizionano le scelte politiche del parlamento che, data la mediocrità culturale ed ideologica, entra in fibrillazione, disattendendo spesso i valori della “nostra” costituzione.
Il pontefice è di casa nello “nostra TV pur non possedendola (non è tenuto nemmeno a pagare il canone), tanto da apparire più del Presidente della Repubblica.
La TV martella ne menti e la coscienza, un ritorno al medioevo, di milioni d’Italiani (no pacs, matrimonio sacro e indissolubile, vera famiglia, famiglia distrutta dai “diversi”, libertà religiosa…) più e meglio nel miglio opinionista del più diffuso quotidiano.
Ma il Papa non può essere contemporaneamente capo di Stato, capo religioso e leader politico, vantandone le prerogative. Nel suo Stato, la Città del Vaticano, l’unica monarchia assoluta ancora esistente, può fare e pretendere questo ed altro, ma in Italia l suoi “stati”, diversi ma intimamente legati, vanno considerati ingerenza negli affari interni di una Stato, tra l’altro non confessionale .
La popolazione italiana non è composta di soli cattolici e lo stato deve dare rappresentanza a tutti e fare in modo che ogni cittadino possa esplicare i propri diritti, che sono i diritti di ogni uomo libero.
Ecco, uno Stato laico e democratico deve avere questo obiettivo: il Parlamento nel varare le leggi deve tener conto delle minoranze e delle libertà intime di ognuno.
Art.3 della Cosituzione: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione…”
Art. 7 della Costituzione: “Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani”.

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