04 aprile 2006

LETTERA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

Giovedi, Aprile 14, 2005
Al Presidente
Del Consiglio dei Ministri

Egregio Presidente Silvio Berlusconi,

già una volta ebbi a ricevere una Sua non gradita lettera e, pure allora, alla vigilia di una campagna elettorale che, alla fine, nonostante il Suo impegno, non Le arrise. Ebbene, questo mi fa ben sperare!
Lei, opportunamente, si preoccupa di salvaguardare la salute dei Suoi "cari amici" (anche di tutti i "comunisti" in quanto - benedetto il suo ottimismo! - c'è sempre la speranza di una conversine fulminante come quella esemplare del Suo portavoce on. Bondi.), formulando loro suggerimenti per un "uso intelligente" dei farmaci, spiegando che "altrimenti possono risultare addirittura dannosi"e invitandoli a non farne scorte inutili che "sarete poi costretti a gettare via facendo aumentare la spesa sanitaria" (considerando il famoso prontuario, questo sì era da inviare, e i relativi farmaci "non dispensati", faccio fatica a capire a quale spesa sanitaria Lei si riferisca: se a quella immediatamente sborsata in farmacia dalle famiglie o a quella trattenuta in busta paga? Infatti, tra le due c'è una sostanziale differenza che Lei ben conosce).
Mi permetta farLe notare che lo spreco dei medicinali non è imputabile al cittadino-ammalato o..paziente (fin troppo), ma alle case farmaceutiche che continuano a commercializzare confezioni il cui contenuto supera la terapia prescritta dal medico. Quindi, finita la cura, rimane il residuo che fa aumentare sia le deprecabili scorte, inutili in quanto il medico nella successiva ricetta prescriverà un altro farmaco, sia la incontrollabile spesa sanitaria che le già citate case farmaceutiche incasseranno.
Sarebbe buona cosa evitare lo spreco a monte, attraverso la commercializzazione di confezioni adeguate alle terapie e non sovrabbondanti e, se permette, comparare i prezzi praticati in Italia con il resto dei Paesi dell'UE e provvedere, se ciò non comporta un impoverimento di dette aziende, ad un corretto riequilibrio prezzo-valore del prodotto.
Concludo la presente, ricordandoLe che non ho gradito la Sua, specie quando sostiene che "ho l'orgoglio di presiedere il primo Governo che ha incominciato a ridurre le imposte".
Innanzitutto, perché; ciò rappresenta propaganda politica e, con le elezioni regionali alle porte, propaganda elettorale, e poi perché; sono convinto che solo i ricchi hanno ricevuto e riceveranno giovamento dal suo "orgoglio".
La ringrazio dell'attenzione e spero che questa mia possa esserLe utile.


Il cittadino Giuseppe Governanti


Cologno M.se 24/02/05


P.S.
Mi permetta la seguente domanda:
Quanto è costata nel suo complesso (studio, grafica, stampa pubblicità e spedizione) la pubblicazione al contribuente; sarà riuscito a pagarla con gli sgravi fiscali appena ricevuti prima che l'aumento delle tante imposte indirette e dei servizi li faccia svanire, come magia, dalle sue tasche?
Comunque, devo dire che la scelta di Forattini è stata azzeccata.

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