04 aprile 2006

BERLUSCONI, ANNUNZIATA E L'INFOMAZIONE NARCOTIZZATA

Le coup de tréatre di Berlusconi, che abbandona (non "lascia") la trasmissione televisiva "In mezz'ora" condotta da Lucia Annunziata, senza avere prima offeso la giornalista ("si vergogni!"), rappresenta in maniera cruda ma reale il grave stato di salute dell'informazione in Italia.
Ma ha anche mostrato la mediocrità dei nostri politici che subito si sono schierati pro o contro Berlusconi, pro o contro Annunziata, eludendo ancora una volta il vero e sostanziale problema: l'informazione in Italia è libera o narcotizzata; il cittadino può fidarsi dei vari ben pagati "dispensatori" di informazioni che impazzano in tutte le reti televisive , vantando equidistanza e autonomia?
Ritorniamo al "fattaccio e verifichiamo i ruoli: Annunziata è la giornalista intervistatrice, quella che fa le domande; Berlusconi è l'intervistato, l'ospite , quello che deve rispondere.
Chi conduce, su questo sembra non ci siano dubbi, è la giornalista!
Alle domande si può anche non rispondere o perchè non sono gradite o perchè si manca di argomenti; alle interruzioni, se non sono finalizzate ad approfondire l'argomento trattato o a riportare sull'alveo della domanda l'intervistato, si può replicare pretendendo di non essere interrotto data la pertinenza della risposta comunque da completare.
Ma alle domande giudicate magari incalzanti o/e tendenziose, non si risponde con le offese ("Lei non capisce di economia." o "Ora le dico io cosa deve chiedermi:") o accusando l'interlocutrice di partigianeria nel ricordarle la parte politica , per di più gia nota.
Ma allora perchè Berlusconi ha accettato di essere inetrvistato? Per comparire? Per dimostrare di essere una "vittima" dei soliti comunisti padroni della RAI ?
Se il "nostro" voleva domande compiacenti poteva scegliere l'intervistatore (Emilio Fede?).
I politici di centrodestra con l'on. Casini in testa accusano l'Annunziata di faziosità ( Casini: "Nota da anni per la sua faziosità.") e invocano la par condicio ( Il portavoce di AN: "....la Rai non sta facendo servizio pubblico. La par condicio non esiste e io sfido chiunque a trovarmi in RAI un giornalista di centrodestra fazioso. Vespa, Mimun, Mazza e Rosella non sono faziosi." Occorre provvedere, magari licenziando l'Annunziata e quanti non onorano il...padre...).
Permettetemi due considerazioni:
- bisogna ricordare all'on. Casini che nel marzo del 2003 la giornalista Annunziata fu nominata presidente del CdA della RAI dal centro destra che si sprecò in apprezzamenti ( Casini: "Ha le carte in regola per far bene."; Schifani: "Ottima decisione, una professionista di rango."; La Russa: "Complimenti all'Annunziata e ai presidenti.").
- non capisco cosa c'entri la par condicio: in studio c'era un solo intervistato e una sola giornalista; o forse, una domanda si e una no, occorreva scambiarsi le parti?
Le dichiarazione di Petruccioli, presidente del CdA RAI, infine, sono un esempio emblematico di "cerchiobottista": " Berlusconi è partito in modo provocatorio, ha catalogato politicamente la giornalista e attaccato in maniera non accettabile Rai Tre (il cerchio). Lei lo ha seguito su quel terreno: poteva non farlo. Lucia Annunziata non ha seguito la legge sulla par condicio (la botte), secondo cui il conduttore non deve far trasparire le sue posizioni politiche (ma non è stato Berlusconi a catalogare politicamente la giornalista?).
I politici se vogliono dare ai cittadini le loro comunicazioni (assai diverse sono le informazioni) hanno a disposizione numerosi mezzi (non certo la TV pubblica e i suoi dipendenti giornalisti) come opuscoli, comizi, veline, conferenze, interviste su giornali amici, internet...
Diversamente, devono essere rispettosi della libertà d'informazione e della professionalità dei giornalisti.
E' giusto, comunque, che i politici si sottopopngano , perchè emerga la verità, al fuoco incrociato delle domande, anche le più faziose. Sarà poi il cittadino-elettore, nella chiarezza delle informazioni ricevute, a decidere del "suo" futuro.

P.S.: qui di seguitosi possono leggere le percentuali di tempo (dati in voce) nei TG della RAI dall'11 Febbraio al 3 Marzo 2006 dei maggiori partiti. I dati sono forniti dall'Osservatorio di Pavia.

TG 1 TG 2 TG 3 TOTALE
CdL 55,8 64,9 46,0 55,5
UNIONE 37,4 31,1 46,8 38,4

E la chiamano PAR CONDICIO !

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