04 aprile 2006

LA LIBERTA' DELLE PAROLE

Mercoledi, Aprile 20, 2005

Ormai è un coro. Nemmeno gli alleati più fedeli gradiscono gli scherzi del Cavaliere, ormai più che dimezzato.
Anche Fini ha perso la pazienza ("Non ci è piaciuto il comportamento del presidente del Consiglio") e minaccia il ritiro dei ministri di AN dal governo se non ci sarà, questa volta in Parlamento, un atto concreto di discontinuità, se Berlusconi, per intenderci, non si dimetterà.
Oggi Berlusconi è all'angolo incalzato non solo da Follini e da Fini, ma anche da De Michelis (in cerca di nuovi carri?) e perfino dalla Lega, nonostante l'asse delle due B che per bocca di Calderoni così dichiara: "Avanzano le forze della restaurazione. Oggi ascolteremo e valuteremo che fare". Insomma, anche la Lega minaccia: non vuole lasciare il Ministero delle riforme.
Certamente si rimetteranno assieme soddisfatti, ognuno di avere ottenuto quanto chiesto, ma i rapporti all'interno della CdL non saranno più gli stessi e il Cavaliere vedrà scendere , e di molto, il suo carisma.
Tornerà mortale tra i mortali e se vorrà arrivare alla fine del mandato sarà costretto, cosa impensabile un mese addietro, a cedere su diversi punti ad alleati riottosi e spesso maltrattati.
Chi la fa l'aspetti!
Penso, comunque, che allo stato delle cose, uno statista ricorrerebbe alle elezioni anticipate non solo per evitare all'Italia una crisi lunga, incontrollabile e dai risvolti imprevedibili, ma anche per rilanciare un'immagine di sé; e del suo governo ora più che sbiadita.

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