16 giugno 2006

I PRIVILEGI n. 2: I VANTAGGI ECONOMICI DEI SENATORI. E I DEPUTATI?

GLI STIPENDI DEI PALAZZI, VOCE PER VOCE (fonte: il Venerdì di Repubblica)

DEPUTATI

SENATORI
STIPENDIO EURO/MESE

STIPENDIO EURO/MESE
Indennità permanente 5.419

Indennità permanente 5.419
Diaria a titolo di rimborso
spese per soggiorno a Roma 4.003

Diaria a titolo rimborso
spese per soggiorno a Roma 4.003
Rimborso forfettario per il
rapporto tra eletto e elettori 4.190

Rimborso per lo svolgimento
del mandato 4.679
TOTALE 13.612

TOTALE 14.101
BENEFIT

BENEFIT
Tessere libera circolazione
autostradale, ferroviaria,
aerea, marittima sul territorio
nazionale GRATIS

Tessere per la libera circolazione
Sul territorio nazionale

GRATIS
Raggiungimento dell’aeroporto
di provenienza e di partenza
(ogni tre mesi) 3.995

Trasferimento dal luogo di
residenza a Roma (l’anno) 3.100
Spese telefoniche (l’anno) 3.098

Spese telefoniche (l’anno) 4.150

Dalla lettura delle tabelle stipendiali mensili dei nostri parlamentari (o “nostri dipendenti” come li chiama più correttamente Beppe Grillo) risalta una differenza di 489 euro tra un deputato e un senatore. Ma se guardiamo con attenzione i benefit, notiamo altre, inspiegabili differenze che portano la precedente differenza a ben 3.452 euro.
Ma come è possibile, mi sono chiesto da “datore di lavoro”, che i senatori godano di un trattamento economico migliore? Che cos’è questa discriminazione? Forse al differente trattamento economico corrisponde un lavoro più gravoso e più ricco di responsabilità? O i senatori hanno formato una lobby così potente da umiliare i deputati?
In verità io, misero mortale, non sono nelle condizioni di dare delle risposte; posso limitarmi soltanto a fare alcune semplici considerazioni per favorire delle riflessioni:
1 – Non si capisce come mai il rimborso per lo svolgimento del mandato (o rapporto tra eletto e elettore) è più alto per i senatori. Penso sia legato all’ampiezza delle circoscrizioni di pertinenza. Se sommiamo le spese per la benzina, per la posta, per il telefono, per qualche manifestazione…ecco che il rimborso è bello e finito. Per raccogliere le istanze dei propri elettori, 4.190 o 4.679 euro sono una inezia e , sicuramente, i parlamentari, specie i deputati, ci rimettono.
2 – Il trasferimento a Roma dal luogo di residenza per esercitare il mandato popolare, diciamocelo francamente, è insufficiente per i senatori, che spendono solo 13.293 euro comprensivi di taxi. Una vergogna per le istituzioni: i nostri legislatori costretti a centellinare i viaggi o a viaggiare, per risparmiare, in classe economica!
3 – Le spese telefoniche, poi, sono prossime a quelle sostenute da una famiglia media italiana. Vi rendete conto? Un parlamentare oggi può disporre di meno contatti di quanti se ne imputano a Moggi. Ma come è possibile? Selezionare le chiamate per restare nelle spese. Che figura per le istituzioni!
4 – I deputati, almeno loro, ricevono 15.980 euro l’anno per raggiungere l’aeroporto di provenienza e di partenza: e se sono costretti a spostarsi con più frequenza, per dare soluzione ai nostri problemi, chi li rimborsa?
5 – Sono previsti “viaggi (non viaggio) internazionali per l’aggiornamento” e solo per i senatori. Perchè non dare le stesse opportunità ai deputati? E poi, un viaggio in Giappone o negli USA comprese le spese di vitto e alloggio e qualche svago limitato a 3.100 euro! Ma quale agenzia pratica tariffe così basse, in quale bettola andranno ad alloggiare e cosa mangeranno?
Allora, è davvero una favola metropolitana quella che vuole i nostri dipendenti – parlamentari i meglio pagati d’Europa. Se non fosse per i viaggi gratis in tutto il territorio nazionale, come farebbero ad arrivare in parlamento e…con decoro? E con il carovita sempre in crescita come sfamano la famiglia con le poche migliaia di euro rimasti?
Privilegi, privilegi….ma quali privilegi!?!? Favole, solo favole metropolitane!
Penso che occorra, innanzitutto, rendere giustizia ai deputati: i loro stipendi vanno equiparati, con decorrenza retroattiva (sin dalla nascita della Repubblica) a quelli dei senatori.
Poi, l’altra finanziaria, quella del 2007, dovrà occuparsi di verificare lo stato d’indigenza dei nostri dipendenti – parlamentari….per una questione di dignità!
Cologno 14,06,06

Nessun commento: