15 ottobre 2010

UNA POLITICA PICCOLA PICCOLA n°4

Il direttore generale della Tv Ma … si è sospeso il conduttore Michele Santoro per dieci giorni, tanto quanto basta, sarà stato sicuramente un caso, per non mandare in onda ben due puntate di “Anno zero”, la trasmissione notoriamente invisa al Pdl.
Santoro ha offeso masi che, detto per inciso, ricava il suo ... scarso stipendio (a proposito, a quanto ammonta?) dal canone … ergo, è un nostro dipendente che, con la sua decisione paradossale, “ha offeso” tutti gli abbonati. Quale colpa hanno gli abbonati se non quella di dare a “Anno zero” uno share tanto elevato?
Ma il compito di un dg non è quello di trovare misure atte a fare aumentare l’ascolto e, quindi, con la pubblicità, aumentare gli introiti?
La punizione non è rivolta, quindi a Santoro, che poteva essere punito diversamente, per esempio con una trattenuta sullo stipendio, ma all’azienda e agli utenti.
Chi si avvantaggerà di una tale scellerata decisione, se non la concorrenza che potrà usufruire della pubblicità in libera uscita?
Sospendere “Anno zero” per due puntate, perché di questo si tratta, secondo me è un atto politico e non aziendale, perché, se così non fosse, il dg Masi, nominato dal governo, dovrebbe prendere provvedimenti anche nei confronti del direttore dl tg1 Minzolin, con i suoi editoriali di parte o le informazioni non corrette (ricordo ancora l’assoluzione di Mills). Se non l’ha fatto è perché Masi è travolto da un dubbio atroce: non è che sospendendo Minzolin, non andrà in onda per la durata della sospensione il tg1?
Intanto il tg1 ci pensa da sé (?) ad autopunirsi, perdendo un consistente numero di ascoltatori.
Quando finirà, mi chiedo, questo regime soft, che ormai ha espanso i suoi tentacoli su ogni aspetto della vita pubblica? Quando i cittadini ritroveranno la forza d’indignarsi? Quando i politici che si dicono d’opposizione smetteranno di proporre uno spezzatino di proposte e si uniranno proponendo al Paese un sogno da realizzare?
Speriamo che, allora, n sia troppo tardi!
Distruggere qualcosa, diceva mio nonno, è semplice, si fa presto, ricostruire è faticoso e lungo.

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