25 giugno 2008

LA CLASS ACTION VEDRA LA LUCE?

Il 29 Giugno dovrebbe entrare in vigore la class action che, nonostante importanti lacune nei confronti del consumatore, rappresenta un passo importante nella salvaguardia dei diritti dei consumatori italiani, da sempre bistrattati da banche e grosse aziende.
I consumatori per vedere riconosciuti i loro diritti, erano costretti ad intraprendere, singolarmente, lunghe e costose azioni legali. Da piccoli e disarmati Davide erano costretti ad abbandonare o a mai iniziare l’impari lotta.
Le associazioni dei consumatori avevano salutato con soddisfazione la legge sulle cause collettive, vale a dire la class action, aspettando con ansia il fatidico 29 Giugno.
Finalmente ci allineeremo ai paesi civili, all’avanguardia nel diritto alla difesa del consumatore.
Ma nuvole nere si addensano all’orizzonte!
A Marcegaglia, presidente degli industriali, che chiede un rinvio all’entrata in vigore, perché “così com’è fatta non va bene”, risponde con sorriso benevolo, di chi ha nel cuore gli interessi dei consumatori, Scajola, ministro per lo sviluppo economico. Concorda che la “legge è per certi aspetti impraticabile e bisogna rivederne alcuni aspetti”, s’intende, “ a tutela del consumatore” per evitare che la legge sia una “risposta beffarda” ai diritti calpestati.
Come sempre per cercare una cura migliore si fa morire l’ammalato. In altri termini, invece di far partire la legge, anche nella sua incompletezza, e pensare a come riformarne le parti incongrue, se ne blocca l’entrata in vigore.
Non è pensabile, qual gentiluomo è il ministro Scajola, per non parlare del suo capo, fare uno sgarbo ad una signora e per di più di fresca nomina. E poi, senza questi industriali dovre andrebbe a finire l’economia italiana? Meno male che ci sono loro e il paese del Bengodi!

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