15 gennaio 2009

TASSA SUGLI IMMIGRATI

È un balletto. Il governo, la smentita di Berlusconi (1), la prova di forza di Maroni, l’intervento del Vaticano, “il dire e il non dire” dell’opposizione, la latitanza di Berlusconi (2): la confusione regna sovrana. Il governo naviga a vista e le contraddizioni via via emergono e sempre più gravi, mentre l’opposizione è latitante, proprio quando dovrebbe operare per farle emergere. Ma l’onorevole Veltroni non riesce a controllare il suo partito figuriamoci se riesce a far risaltare le gravi carenze del governo degli annunci eclatanti, i cui unici interventi di una certa entità sono stati quelli che hanno causato l’aumento del debito pubblico e delle tasse, vedi la svendita di Alitalia i cui debiti saranno pagati dai cittadini.
È assurdo solo poter pensare di chiedere una tassa a chi rinnova il permesso di soggiorno, un balzello simile al pontiatico e affini di medioevale memoria. Ecco, noi italiani pian piano stiamo ritornando al medioevo, al feudalesimo, quando ogni signorotto era padrone assoluto della stessa esistenza di quelli che chiamava “sudditi”.
La Lega la il paladino della proposta e Berlusconi, il pilatesco complice assieme ai partiti di governo.
La protesta più accesa proviene da monsignor Gnesotto a nome dell’Associazione Migrantes, che definisce “inaccettabile” una simile misura: “Una tassa che è meglio definire balzello verso una categoria già poco tutelata”.
La replica del governo, dura e immediata, è di Maroni che si dice “meravigliato dalla reazione”, aggiungendo che “queste parole non ci toccano minimamente”.
Novello Paperone, già conta i soldi: “Ipotizzando un milione di permessi all’anno tra nuovi e rinnovi e una quota di € 100 a permesso avremo 100 milioni” che cinicamente verranno utilizzati “per finanziare i rimpatri dei clandestini”. Eccezionale…eccezionale veramente.
Invece di favorire l’integrazione degli immigrati, si continua ad ampliare il solco tra loro e “gli italiani”, invece di alleviare le loro sofferenze ed essere riconoscenti per chi svolge tutti quei lavori che gli italiani non fanno più, perché non li vogliono fare, senza dimenticare le tasse che pagano, approfittiamo delo loro statoo di bisogno per spolparli. “Non le mani del tutto nelle tasche degli italiani ma tutte nelle tasche degli immigrati”: è il nuovo slogan di un governo di apprendisti stregoni, lontani anni luce dai l dolore edal bisogno delle “genti”.
Maroni è un ipocrita, e lo sa, poiché sa benissimo che molte aziende della padania on possono fare a meno del loro lavoro e neppure noi.
In quest’ottica razzista e indegna va la proposta, sempre della Lega, dell’obbligo dei medici di denunciare gli immigrati irregolari che si rivolgono a loro per curarsi o per fare nascere i figli.
Non c’è più Dio! O non c’è mai stato!
Questa l’Italia che la sinistra ha regalato alla destra Berlusconiana. Sono colpe che il popolo italiano non dimenticherà facilmente! Pagheremo per la loro dabbenaggine un prezzo abbastanza elevato considerato quanto ancora ci aspetta.

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