06 aprile 2008

IN OLANDA LO FANNO

Dal gennaio 2009 in Olanda, non certo nel Paese più povero d’Europa, coloro che percepiscono un reddito di 500 mila euro netti l’anno dovranno pagare una tassa supplementare del 30% su liquidazioni e indennità, mentre si prevede di fissare un tetto di 185 mila euro agli stipendi pubblici, equiparandoli a quello del primo ministro.
In Olanda, il veltroniano “si può fare” diventerà, come esperienza insegna, un “è giusto farlo”. In Olanda come in molti Paesi europei, la politica è una cosa seria, è ancora un servizio e i provvedimenti legislativi ne tengono conto. In Italia avviene il contrario: la politica è un mestiere che elargisce piaceri e prebende ad amici e viciniori, senza che alcuno arrossisca perché ormai tutto rientra nella normalità. Da noi è anormale quello che è successo in Olanda: una tassa sul sudato guadagno…non scherziamo. Riflettete un momento. Cimoli, supermanager pubblico che passava disinvoltamente dalle FFSS (guadagno: 1,5 milioni di euro l’anno) all’Alitalia (2,7 milioni annui), così bravo da portare entrambe le aziende al fallimento (un mio amico continua a dirmi che sarebbe stato più bravo di lui – ha portato al fallimento per ben tre volte l’azienda di famiglia – e avrebbe chiesto meno soldi), in Olanda sarebbe stato licenziato su due piedi, dopo aver dato conto della sua incompetenza, mentre in Italia …ha avuto anche la buonuscita…e che buonuscita!
La “casta” non difende solo i suoi privilegi, ma garantisce, in barba ai superiori interessi dei cittadini, i fedeli collaboratori una presenza invasiva, “peggio assai” della gramigna, negli enti pubblici, dai Comuni alle AS, indipendentemente dal valore delle loro competenze.
Il cittadino italiano, da sempre considerato suddito, si emancipava durante la campagna elettorale grazie al voto di preferenza, per poi rientrare nel suo ruolo; oggi è suddito e basta, umiliato nella sua dignità d’uomo libero.
In questa campagna elettorale ricca di costose promesse, nessun candidato premier ha affrontato il problema del rapporto tra lo stipendio minimo dell’operaio e lo stipendio massimo dei manager di stato, permettendo alla forbice di allargarsi sempre più (i ricchi sempre più ricchi, i poveri sempre più poveri). Anzi qualcuno prevede di abbassare le aliquote Irpef a tutti come segno di uguaglianza.
P.S.: il premier olandese guadagna € 15.400 al mese, molto meno, credo, dei nostri parlamentari, che paghiamo pure per trattenere rapporti col loro elettorato e per averli sempre al massimo della forma gli mettiamo a disposizione, gratuitamente, momenti ricreativi sia fisici sia mentali (mens sana in corpore sano…Calderoni è stato un’eccezione…tutto il parlamento era stressato alla fine della legislatura…

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