28 aprile 2010

FINI E IL CORAGGIO

Ho scritto diverse volte su Fini nel mio blog e l'ho definito l'eterno incompiuto, poiché alle parole non ha mai fatto seguire i fatti, preferendo aspettare che il “dito” di Berlusconi lo indicasse come suo successore, facendo i conti senza gli osti e nel Pdl di osti ce ne sono parecchi, a partire da Formigoni o da Tremonti e arrivando fino al sotto (si fa per dire)-segretario Letta. E' vero, ha alzato il dito, ma dopo aver perso per strada i sui colonnelli e parte dei soldati. Se continua così arriverà alla fine della legislatura svenato e la considerazione di cui gode tra l'elettorato di destra ridotta al lumicino. Aspettiamo la prova della legge sulle intercettazioni, ma non contiamoci troppo, salvo che il sopraggiunto orgoglio personale unito all’istinto di sopravvivenza, non lo porti al coraggio di manzoniana memoria: se uno non ce l'ha non può inventarselo. La sinistra, comunque vadano le cose, dovrebbe far suo il dito finiano e passare all'attacco della politica berlusconiana con tutti gli strumenti che la democrazia mette a disposizione ma ... bisogna volerlo!
Chissà, se Fini, allora, si sveglierà!

Commento all'articolo di Lenzi (Fini alla prova...) su "Domani"

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