La TV Media-Rai ci ha detto che l’emergenza spazzatura a Napoli e in Campania è finita grazie all’impegno personale e alle visite, siamo gia alla nona, del premier Berlusconi.
I giornali si sono distinti per non avere affrontato il problema.
Bassolino e Iervolino, rispettivamente presidente della Campania e sindaca di Napoli, sono scomparsi dalle cronache, si sono, insomma, eclissati, per l’indubbio vantaggio che ne traggono.
Oggi, Berlusconi sarà, a Napoli e i telegiornali della rete Media-Rai ci faranno vedere una città pulita e plaudente e un sorriso a tutto-denti e oltre, mentre l’oracolo Vespa convocherà la ministra Prestigiacomo, letteralmente scomparsa dal circolo mediatico, e il vice ministro Bertolaso che tesseranno le lodi del premier, l’instancabile risolutore di tutti i mali d’Italia.
Ma le cose stanno proprio così, la spazzatura di Napoli e della Campania è scomparsa per davvero?
A Chiaiano lo scorso sabato i cittadini sono scesi in piazza a protestare e c’è stata la carica della polizia, mentre lunedì hanno improvvisato dei blocchi stradali perché le autorità hanno vietato ad una delegazioni nella quale erano presenti dei tecnici di visitare il sito.Le proteste sono continuate anche ieri, mentre i sindaci irpini si sono incatenati davanti a Palazzo Chigi.
A Formicoso i sindaci dei comuni dell’alta Irpinia con i rispettivi Consigli comunali si sono schierati davanti all’area della prevista discarica, poco prima occupata dai militari dell’esercito, e minacciano di piombare a Napoli per dare il benvenuto al premier.
Ad Acerra è andato a fuoco, ieri sera, un deposito di 700 ecoballe a pochi passi del termovalorizzatore, alias forno d’incenerimento: ancora i vigili del fuoco sono al lavoro.
Giovedì la Provincia e i Comuni hanno indetto uno sciopero generale.
Intanto Bertolaso, finalmente assuefattosi al nuovo modo di procedere, per niente intimorito, ha dichiarato con una certezza assoluta che “a protestare…sono gli stessi che mi hanno impedito di lavorare durante il governo Prodi (n.d.a.: senza esercito, se non ricordo male) e che oggi devono trovare il modo di far vedere che esistono ancora, visto che sono stati mandati a casa dagli italiani alle ultime elezioni”.
Bertolaso, un dipendente di tutti gli italiani, non solo di quelli che hanno vinto, un servitore dello stato ben pagato, ha ragione: ha salvato parecchie volte l’Italia che si lasci lavorare in pace e in serenità. È’ competente e sa quello che il governo desidera e come arrivarci.
Non vorrei che delle manifestazioni spontanee, non previsti creassero dei problemi al Capo del Consiglio dei ministri, che quattro biechi e ciechi comunisti, non contenti della batosta elettorale, continuassero a fare demagogia oscurando le immagini di una festa di popolo, ormai liberato dai topi, dando, ancora una volta, al mondo una falsa immagine dell’Italia.
Dio ce ne liberi! Non possiamo più permettere agli ultimi rossi o verdi, di danneggiarci ancora…meno male che LaRussa è sempre disponibile a prestare i soldati per ogni tipo di emergenza, purché di emergenza si tratti…chissà se assieme alla spazzatura non scompaiano anche i colori…tanto il rosso il verde, con un po’ di creatività, si possono sostituire con qualche combinazione di azzurro e nero.
Ma cosa bisogna fare per toglierci dai piedi simile zavorra, che non ci permette di correre spediti verso il progresso? Solo pochi pochi forni d’incerimento, pardon, termovalorizzatori…tanto il risultato è lo stesso. Diossina e ancora diossina.
01 ottobre 2008
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