Piacerebbe aprire il discorso con una frase tipo: “Grandi novità nel mondo politico italiano: nuovi partiti, nuovi leaders, nuovi programmi”. Assistiamo, invece, impotenti e nauseati ad uno spettacolo indegno per qualsiasi classe politica, anche di una repubblica delle banane. Ma i nostri atipici dipendenti (pur in prova per cinque anni, la prevista durata di una legislatura, rimangono attaccati alla poltrona, anzi con essa sono in simbiosi), in un continuo delirio d’onnipotenza e ostentazione di supponenza, vivono in una torre d’avorio, lontani da tutto e da tutti, anche se nelle loro comparse televisive provano a dimostrarci l’immensa preparazione. Con scarsi risultati, perché l’unica arte che conoscono é quella di non far capire niente al telespettatore – cittadino, in ciò aiutati da compiacenti e tuttologi conduttori.
Quali novità stanno accompagnando la crisi del governo?
Il solito andirivieni dal Capo dello Stato d’alcune decine di delegazioni per le consultazioni, le solite e inutili dichiarazioni, ripetute prima e dopo le consultazioni da tutti gli organi d’informazione, il ricorso ad una “personalità” super partes, in questo caso Marinano, con la solita spola e le stesse dichiarazioni: la solita perdita di tempo, il solito bizantinismo.
Per la verità, una novità c’è stata: sono state consultate anche le parti sociali. Ci si chiede perché, vista la frequenza dei suoi interventi, non si è sentita una rappresentanza ufficiale della Santa Sede, guidata magari dal cardinale Ruini, con Buttiglione (il filosofo) e la Binetti (l’affiliata all’Opus Dei), quali alfieri?
E’ doveroso segnalare, tra i partiti, la novità della “Rosa Bianca” (solo flora, mai fauna, eppure gli animali si fanno pure capire!) di Baccini e Tabacci nell’attesa che arrivi Pezzotta e un pezzo consistente di fedeli (si dice: Acli, Azione cattolica, Forum delle famiglie, Focolarini e Cl). Aspettano anche Mario Monti e Montezemolo…Di certo Casini, prima (“irrilevante”) e Buttiglione (“…nasce già morta”) poi l’hanno accolta con tanta gioia.
Per i leader, purtroppo, di novità c’è solo l’età anagrafica che, nonostante gli interventi di lifting, è sempre più incombente, senza che per loro valga l’adagio secondo il quale “gallina vecchia fa buon brodo”.
I programmi sono latitanti. Ogni portavoce, ogni addetto stampa e i loro vice e ogni capocorrente, hanno una ricetta per promuovere “il bene comune (di nuovo conio)”.
Le querelles, perché sono tre, “elezioni sì elezioni no”, “legge elettorale si legge elettorale no”, “referendum sì referendum no” sono specchietti per le allodole.
Dietro c’è dell’altro, c’è la gestione del potere, costi quel che costi.
Le famiglie italiane sempre più in difficoltà, i salari negli ultimi cinque anni immobili, l’economia al palo, la sanità sempre meno efficiente e sempre più lottizzata, la magistratura sempre più a pezzi e sempre più delegittimata, l’istruzione sempre più lontana dagli standard europei…tutto ciò e altro saranno il cimento del nuovo e più autorevole governo.
Non fate caso ai volti se vi sembreranno sempre gli stessi…sono maschere.
02 febbraio 2008
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