Nel mio post del 13 scorso ho scritto in neretto che “la Chiesa sarà la vera protagonista della campagna elettorale”. Oggi, forte di quanto è successo in settimana, ne sono ancor più convinto. Come sono convinto che i politici nostrani, destra o sinistra non importa, sono, come abbi a scrivere, ”accattoni di sacrestia”.
Primis inter pares, il leader del PD, Veltroni, secondo cui nella politica italiana “non c’è ingerenza della Chiesa” ha partecipato al convegno organizzato dai cattolici del PD, un segnale di attenzione e di monito, per rassicurarli sulle sue buone intenzioni, riguardo al problema della presenza dei radicali, ma non solo. Dichiara, infatti: “Valori come la famiglia, la dignità della persona umana, i limiti che la scienza deve porsi interpellano tutti. Solo una visione superficiale può considerare queste sollecitazioni come interferenze o ingerenze”. Passa, quindi, dalle parole ai fatti, annunciando la candidatura del giornalista Sarubbi e del filosofo Cerruti, quasi a voler bilanciare quelle dei radicali.
Veltroni sembra vivere in un Paese che non è l’Italia, dove non passa giorno in cui la Chiesa direttamente, attraverso il Papa e le alte gerarchie, o indirettamente, attraverso i suoi organi di stampa, tra l’altro dallo Stato Italiano finanziati, non interviene su ogni aspetto sociale e politico e su i cosiddetti temi eticamente sensibili, con vere e proprie interferenze e ingerenze non con sollecitazioni.
Nella seconda fase, quella decisiva, le “sollecitazioni” sono fatte propri dai parlamentari teodem o altro che, con il consueto ostruzionismo ricattatorio, condizionano le scelte del governo, (l’abbiamo visto col dramma dei Dico e lo vediamo con i continui pronunciamenti sulla 194), che, non solo allontanano l’Italia dall’Europa più moderna, ma mortificano i diritti delle minoranze che pure la costituzione difende.
E’ vero che il PD è un partito che racchiude laici e cattolici che devono convivere nel rispetto reciproco, ma nei grandi temi i teodem non possono assumere posizioni oltranziste che bloccano leggi alle quali molti cittadini guardano da anni.
I parlamentari devono emancipare i cittadini italiani attraverso la realizzazione dei principi espressi nella costituzione e, in quanto rappresentanti di uno stato laico, le loro scelte legislative, tenendo conto dei principi etici da tutti accettati, devono tenere conto delle esigenze di tutti i cittadini, anche di chi non accetta la loro fede ma che permette loro di esercitarla.
Questo è il principio di laicità dello stato che deve essere rispettato e di questo Veltroni deve farsi garante, senza tentennamenti e senza concessioni che somiglino a cadute.
28 febbraio 2008
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