30 novembre 2006

TREMONTI E I SENATORI A VITA

E’ strano che il già ministro dell’economia abbia dimenticato che il primo governo Berlusconi ha ottenuto la fiducia al senato grazie a un voto di scarto di un senatore a vita.
Perché, allora, la CdL non rifiutò il voto adducendo le stesse motivazioni invece d’incassare silente?
Perché, oggi, la CdL grida allo scandalo in maniera demagogica e lesiva della dignità dei senatori?
E’ “scandaloso” afferma l’onorevole, che persone che “devono rappresentare la Patria come gli impone la costituzione” osino “votare in maniera zelante e militante per una parte politica”. Quindi, se cambierà la legge elettorale bisogna escluderli dal voto, ma solo i nominati:
La Costituzione, purtroppo per l’onorevole, non fa queste distinzioni tra nominati ed ex presidenti: entrambi le categorie, giustamente, godono dello stesso diritto di ogni parlamentare.
Certo, si potrebbe modificare la Costituzione. Cosa non si farebbe per un voto…oggi.
Sarebbe stato forse più semplice, nel cambiare la legge elettorale, essere più ,previdente e meno arroganti (oggi l’onorevole sottolinea che “è giusto cambiarla insieme”. Anche per me è giusto, ma ieri perché no?) invece di produrre l’obbrobrio che è sotto gli occhi di tutti.
Ma quale differenza c’è nell’essere stato nominato o nell’essere stato eletto, per esercitare i diriti previsti dalla Costituzione? Un senatore nominato è una statuina di cera, un parlamentare dimezzato che serve da coreografia?
Per “illustrare la Patria” (non può essere chela Patria ha bisogno di loro ) non hanno sicuramente bisogno di essere nominati senatori. Lo hanno fatto in anni di carriera scientifica o artistica o…..
Tra l’altro, siccome sono in grado di discernere , e come!, hanno il dovere, proprio per dare lustro alla Patria, di esercitare pienamente e in piena autonomia le funzioni alle quali sono stati chiamati. Per di più, mi sembra legittimo che abbiano un’ideologia di riferimento, specie in un momento di confusione ideologi e di salto della quaglia..
E’ questo l’unico modo di “rappresentare la Patria come gli impone la Costituzione” o ce n’è un altro? E, allora , l’onorevole farebbe bene a dircelo, riempiendo le nostre lacune.
Il mio solito amico: ”ma il già ministro dell’economia è stato eletto o è stato nominato perch’ la legge elettorale con la quale si è votato ha eliminato il voto di preferenza che sicuramente sarebbe stato indicativo per valutare il gradimento o l’accettazione da parte degli elettori”.
Sicuramente l’onorevole avrebbe raccolto un alto numero di preferenze, ma oggi il dubbio rimane.

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