Il caso Sky, aumento dell’IVA ALLE Pay-tv, ha occupato per giorni l’intelligenza dei politici nostrani, di destra e di sinistra. Stampa d’opinione e opposizione hanno parlato di conflitto d’interesse e di un colpo basso inflitto da Berlusconi alla concorrenza.
Berlusconi, infine, contentissimo di poter sbugiardare l’opposizione e infierire sulla “stampa di parte”, ha giustificato l’intervento come un atto dovuto, chiesto dall’UE, perché l’IVA delle Tv a pagamento venisse armonizzata e per evitare l’incombente procedura d’infrazione minacciata dalla stessa Commissione.
Tutto vero, tutto giusto, ma…c’è un ma.
Il premier dimentica di dire che la commissione non ha mai parlato di alzare l’Iva al 20%, ma ad Aprile da Bruxelles si sollecitava (lettera) il governo ad applicare un’Iva ridotta identica del 10% sia al satellite (sky) che al digitale terrestre (Mediaset).
Se le cose stanno così, e stanno così, è stata una decisione politicamente non molto chiara e, come succede sempre più spesso, l’opposizione, dopo aver lanciato il sasso, ritira la mano, colpevole di lesa maestà. Succede su ogni problema, sia politico sia etico. Sembra che faccia da spalla al “deus”.
Il vincitore, colui che ha sempre ragione, l’uomo del fare, si erge in tutta la sua potenza mediatica, sovrastando i nani dell’opposizione che non riescono mai a portare a buon fine una iniziativa.
E’ interessante notare il ravvedimento di questo governo verso l’Europa, applicandone in modo esemplare le decisioni (Tremonti ne è addirittura diventato strenuo paladino).
Se la maggioranza è diventata così ligia nell’applicazione dei deliberati dell’Ue, come mai non è applicata la sentenza che prevede l’oscuramento di Rete 4 a vantaggio di Europa 7?
I misteri della politica sono tanti e questo è “il mistero più misterioso”.
Se l’opposizione non riesce a fare il suo mestiere e a incidere sulle decisioni del governo, farebbe, cosa buona e giusta, meglio a dedicarsi allo studio per affrontare al meglio le prossime elezioni perché è “molto meglio assai” lasciare solo Berlusconi, non fargli più da spalla. Ciò lo danneggerebbe moltissimo, andrebbe in tilt. Forse si limiterebbe a raccontare solo barzellette e gli italiani lo lascerebbero perdere.
04 dicembre 2008
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