19 dicembre 2008

L’INGIUSTIZIA CHE VERRA’

Berlusconi, pur pensando che il Pd è ancora giustizialista, si augura (dichiarazioni nella trasmissione di Canale 5 “Panorama del giorno”) che queste accuse rivolte agli amministratori della sinistra possano essere ridimensionati.
Solidarietà verso chi ha problemi con la giustizia con l’evidente sottinteso di accelerare una riforma della giustizia bipartisan attraverso la modifica costituzionale, magari accettando la proposta che viene da Violante.
Sembra finito il tempo in cui la magistratura era un covo di comunisti?
Per ora sembra di sì, ma la via di fuga (Pd ancora giustizialista), è pronta, basta impugnare la maniglia.
La riforma che immagina Berlusconi e il suo entourage, arricchiti da “pezzi” consistenti e significativi del Pd che non vogliono più sentirsi dire di essere comunisti e, meno che mai sopportare l’invadenza delle toghe rosse, non riguarda né la celerità delle sentenze né la certezza della pena. Problemi lontani anni luce dal loro pensiero…garantista.
Sarà una giustizia “molto giusta” per i ricchi e i potenti, “meno giusta” per i poveri.
Riguarda il controllo del potere politico sulla magistratura e l’abolizione dell’obbligatorietà del procedimento penale con strumenti che ridurranno la giustizia a farsa e questo con la complicità del Pd (stavo scrivendo “della sinistra”! Quale? Quella di Bassolino o di D’Alfonso o di D’Alema…?).
Io penso che i cittadini se ne accorgeranno e assisteremo al fenomeno del non-voto inaugurato in Abruzzo, che non è semplice protesta, come sembrano consolarsi i dirigenti del Pd, ma una vera propria fuga.
“C’è urgenza di fare questa riforma, incalza il premier, anche perché si è scatenato di nuovo il meccanismo mediatico-giudiziario delle intercettazioni e delle indagini”.
Il punto nodale è tutto in questa frase.
Indagini e intercettazioni sono il suo chiodo fisso.
Senza di esse la giustizia sarebbe più spedita perché meno intasata da politici, pseudo - imprenditori e faccendieri di ogni risma.
Eliminando le intercettazioni, troveranno il modo di non eliminarle tutte per l’occhio della gente, noi cittadini non sapremo più niente di niente, avremo politici e imprenditori sempre puliti e integerrimi. D’Alema, Berlusconi, Fassino, Fazio, Mastella….finalmente, potranno dedicarsi a tempo pieno alla politica senza distrarsi maneggiando vari telefonini o ritrovandosi in mezzo alla campagna per evitare qualche intercettazione di qualche giudice rosso, un colore ormai fuori moda.
Le indagini non saranno più condotte, come avviene oggi, da un giudice, ma dalla polizia che riferirà, dopo aver valutato caso per caso assieme a….Indovinate!
Il magistrato eserciterà solo il giudizio: ladri di galline, topi d’appartamento, spacciatori di droga (escludiamo i trafficanti), qualche pedofilo, qualche omicidio, qualche scippo…con buona pace di tutti.
L’Italia, oggi considerata la patria della corruzione politica-imprenditoriale, risalirà nelle classifiche internazionali.
Gli USA che hanno fama di paese giustizialista, ammettono addirittura il falso in bilancio e le intercettazioni che rendono subito pubbliche, chiederanno consigli. Il ministro Alfano e il suo suggeritore Ghedini, ma qui si parla di staff, diventeranno famosi in tutto il mondo e le università faranno a gara per una loro letio magistralis, naturalmente, senza contraddittorio.. solo per i troppi impegni sparsi per il vecchio pianeta.
La CASTA, insomma, colpirà ancora. Nei momenti di difficoltà i nostri dipendenti dagli stipendi d’oro, lasciamo stare le pensioni e le buone (ottime) uscite, fanno quadrato garantendosi a vicenda.
Viva l’Italia e che Dio ce li mantenga in salute e in ragionevolezza!

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