04 gennaio 2009

CRIMINI DI GUERRA E COMPLICI

La tanto attesa offensiva di terra è finalmente arrivata e con l’appoggio della marina. Le forze armate al completo dell’esercito più potente del Medio Oriente e non solo, dotato di armi sofisticate e ultra moderne, hanno lanciato quella che sembra l’offensiva finale. L’unico modo di porre fine a “una guerra necessaria e giusta” e poi “ci sarà la pace”. Sono le affermazioni di Peres, il presidente israeliano, parlando a un folto gruppo di bambini, naturalmente israeliani. Niente contro i bambini israeliani, ma il signor Peres farebbe bene a pensare anche ai bambini palestinesi.
Barak, ministro della difesa/guerra: “L’offensiva durerà il tempo necessario”.
Olmert, presidente del consiglio: “l’operazione di terra era necessaria”.
Queste due dichiarazione completano la precedente di Peres. È evidente l’esistenza di un piano ben preciso da tempo meditato che continuerà col rastrellamento e la proclamazione di aver ucciso un numero illimitato di “terroristi”. Tanto fa sempre piacere sentire che la guerra è contro i terroristi, questa malefica piaga che destabilizza stati altamente democratici che, reagiscono ai “razzi” solo per poter sopravvivere.
- E’ un’azione criminale, specialmente quando si uccidono bambini, civili e “terroristi” senza distinzione. Considerare un popolo intero terrorista serve a giustificare un crimine contro l’umanità. Israele, se suppone la presenza di un “miliziano” in un palazzo, non esita a bombardare il palazzo senza chiedersi altro!
Questa è quanto pensa il rompiballe del mio amico, che non sa niente di terrorismo e di sopravvivenza del popolo prediletto che sin dai tempi più antichi ha goduto dell’appoggio del suo Dio, che per questo popolo ha compiuto orrendi massacri.
Gli USA bloccano un’iniziativa della Libia per cessare immediatamente il fuoco e, intanto, i morti superano le cinquecento unità, un numero destinato a salire come ben sa il guerrafondaio di Bush. Ma state tranquilli, il fuoco cesserà quando anche i palestinesi cesseranno di combattere per mancanza, non di munizioni, ma di tutti i generi di prima necessità per la sopravvivenza.
Allora sarà dato il permesso agli aiuti umanitari con grande magnanimità, assicurandosi il plauso dei tanti ipocriti politici e capi di stato, primo tra tutti Ratzinger che potrà dire che Dio ha ascoltato le sue preghiere…un po’ tardi forse perché ha dovuto convincere l’altro Dio, quello d’Israele.
Il Santo Padre protesta per le violenze contro i cattolici in Turchia, ma non dice nulla se viene bombardato un luogo di culto arabo, come la moschea di Gaza con 16 morti! Tutti terroristi!
Alle 11’35 una nota della Farnesina, ministro Frattini, ci fa capire la posizione del governo italiano: “Il governo italiano, che ha ancora recentemente sostenuto, con larghissimo consenso del parlamento, il diritto d’Israele all’autodifesa, rivolge un appello accorato agli amici israeliani perché venga fatto tutto il possibile per assicurare la protezione dei civili e l’invio di aiuti umanitari”.
- C’è da vergognarsi! È un complice degli israeliani e dei loro crimini!
È sempre il mio amico, ma io condivido tutto quello che sostiene. L’azione d’Israele è inqualificabile, come quella dei suoi amici. Complici di crimini contro l’umanità. La comunità internazionale dovrebbe prendere provvedimenti gravi contro una Stato il cui comportamento ricorda il famoso uno per dieci di hitleriana memoria.
Dovrebbe, ma non lo fa e non lo farà, nonostante le proteste che ogni giorno accendono le piazze di tutta l’Europa. Si bruciano bandiere e Capezzoni, che di bandiere bruciate se ne intende, prova vergogna, mentre un certo Volonté definisce “nazisti rossi” i partecipanti al corteo di Milano.
Non condivido che vengano bruciate le bandiere che rappresentano tutto un popolo, ma i Capezzoni e i Volonté sono l’espressione più reazionaria e incapace di formulare una proposta del nostro governo e viciniori. Sono complici indiretti di un ecidio giornaliero che viene perpetrato nell’indifferenza e nell’ipocrisia più assoluta.

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