24 novembre 2008

OBAMA VEDE MAC CAIN, OVVERO BERLUSCONI NON VEDE VELTRONI

Alcuni giorni fa Obama ha incontrato a Chicago Mc Cain, l’avversario democratico delle presidenziali. Durante la campagna elettorale si erano raggiunti punti di estrema tensione, ma Mac Cain alla fine ha reso onore al vincitore, riconoscendo in Obama il nuovo presidente degli USA e invitando i suoi elettori a fare altrettanto. In Italia Berlusconi non ha fatto altro che parlare di brogli, non riconoscendo la vittoria di Prodi che dopo parecchi giorni.
Ma che volete in America è tutto eccessivo! Noi siamo più riflessivi, specie se si tratta di riconoscere le nostre sconfitte, per non parlare delle vittorie degli altri.
Alla fine dell’incontro Mac Cain si è dichiarato disponibile a collaborare, anche se a determinate condizioni, come, credo, sia giusto, essendosi confrontati due diversi modi di intendere la politica. Obama ha dichiarato che l’incontro è stato necessario per mettere a fuoco la situazione del Paese e verificare attraverso quali condizioni si possano “rimettere a posto le cose nel Paese” e rilanciare “una nuova era di riforme”.
Da noi accade l’opposto: l’opposizione, vista la grave situazione sociale ed economica, con un atto di responsabilità chiede alla maggioranza un confronto sulle cose da fare. Berlusconi, tutto contento, col solito sorriso a tutti denti, risponde che sarebbe una cosa meravigliosa…, ma con un’altra opposizione rispettosa e non violenta. Dichiarando, quindi, la sua autosufficienza, il nostro esclude qualsiasi confronto, anzi si lancia in accuse e improperi, proprio per evitare di essere frainteso.
L’America, l’America di Obama, quanto è lontana; lamerica, lamerica di Bush quanto è vicina, quasi quanto la Russia di Putin!
Povera Italia! Pur potendo contare sulla presenza contemporanea del vicario di Cristo e dell’uomo della Provvidenza, deve affidarsi al famoso “stellone”.

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