15 giugno 2008

LE TRE I: intercettazioni informazione incarcerata

ylnwvgyFinalmente possiamo “ritornare ad essere un paese democratico”. E’ quanto afferma, con la spavalderia di chi sa di mentire a tutto sorriso, il presidente del consiglio subito dopo l’approvazione del consiglio dei ministri del ddl sulle intercettazioni.
Se il grado di democrazia si misurasse con simili provvedimenti, allora il Cile di Pinochet era una democrazia compiuta, talmente compiuta che l’opposizione era stata ridotta al silenzio con mezzi che la “giunta” definiva non solo democratici, ma anche legali in quanto approvati dal parlamento.
Bisogna ringraziare la Lega se tra la corruzione è rientrata tra i reati per i quali sono permesse le intercettazioni, la cui necessità sarà decisa da un collegio di tre giudici e per la durata di tre mesi, con possibilità di proroga.
I reati per cui le intercettazioni saranno permesse devono prevedere una pena pari o superiore a dieci anni. Così, per intenderci, saranno esclusi reati quali la falsa testimonianza, la truffa, la ricettazione, le false informazioni al pm, le rivelazioni del segreto d’ufficio e la ricettazione.
Tutto per la difesa della privacy dei cittadini che finalmente potranno dormire sonni tranquilli. Non saranno più ossessionati dalle possibili intercettazioni, una barbarie residuale non più ammissibile in un Paese civile come il nostro, in cui imprenditori e politici danno giornalmente dimostrazione della loro lealtà e onestà. Altro che casta, che associazione di profittatori come qualcuno, sprovveduto e in cattiva fede, la descrive!
I pubblici ufficiali che violano il segreto istruttorio incorreranno in una condanna fino a cinque anni, mentre la pena per i giornalisti, sempre pronti ad infangare l’onore degli onesti con articoli scandalistici e ad personam, si ferma solo a tre anni, una grave ingiustizia sicuramente, che, mi auguro, sarà corretta nelle aule parlamentari.
Una legge necessaria per non turbare la quiete pubblica, per dormire il sonno del giusto…tanto a stare svegli ci penseranno gli altri…i soliti ig-noti.
E la giustizia vedrà diminuire di una buona percentuale i processi, senza la necessità di varare una riforma!

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