20 dicembre 2007

QUOUSQUE TANDEM CATILINA ABUTERIS?

La Legge finanziaria, approvata alla Camera con ben tre voti di fiducia, ha tagliato i tagli che il Senato, con un altro voto di fiducia, aveva approvato.
I tagli in questione riguardano il tetto dei manager pubblici che, stando all'ingaggio (proprio come i migliori calciatori) e alle liquidazioni percepite, sarebbero i migliori d'Europa. Sarebbero, ma non sono perché basta guardare il bilancio del loro operato per chiederci ancora una volta, quali sono i criteri che guidano (e hanno giudato) le loro nomine e determinano i loro ingaggi.
Così, noi, per non farli scappare via (magari! affermano gli economisti più onesti) i nostri bravi parlamentari aumentano, anzi liberalizzano i tetti d'ingaggio...tanto su di loro non piove mai. E se piove...piovono soldi!
I manager delle aziende private, forse hanno un tetto d'ingaggio più alto, ma a fine contratto devono dimostrare di avere operato, procurando un vantaggio all'azienda. In caso contrario il contratto viene scisso, la liquidazione subisce le penali previste e i manager si rimettono sul mercato, cercando un nuovo ingaggio, se trovano aqualche azienda disposta ad assumerli, visti i risultati.
Tutto ciò non vale per le aziende di stato, dove manager strapagati e meglio liquidati, a fine incarico vengono trasferiti...con tutte le competenze acquisite, ad altra azienda pubblica con un ingaggio più alto e una liquidazione più sostanziosa.
E i risultati? A quanto pare nessuno chiede loro conto e ragione del loro passato fallimentare...tanto paga il cittadino, quello della busta paga.
Ma ciò che più mortifica il cittadino è l'arroganza, non tanto dei manager che sono quel che sono, ma dei soliti politici che prima sbandierano ai quattro venti i tagli, intesi come l'inizio di un rinnovamento etico della politica, e poi nel chiuso dei palazzi del potere, ritornano al solito deja vu.
Non so se ciò finirà e quando finirà, ma sarà sempre tardi. E oggi non rimane nemmeno la speranza, l'ultima dea dei Romani.
L'implosione...ma quale implosione! Nuove elezioni e nuovo governo....ma quali elezioni, ma quale nuovo governo!
Nessuno ha più niente da proporre, ormai; il cittadino, impotente, non reagisce più...tanto...
L'Italia è come una bellissima auto alla quale in discesa si sono rotti i freni e l'autista continua ad accelerare...tanto poi la discesa finirà, mentre il baratro è lì, oltre la curva.

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