La coalizione di centro destra, questa volta capitanata dall’on. Fini (in eterna attesa di ascendere alla presidenza del consiglio), si è buttata a razzo, come uno sciacallo impazzito, sul barbaro assassinio della signora Giovanna Reggiani, strumentalizzando l’onda emotiva e la rabbia dell’opinione pubblica che si crede sempre più insicura.
Così, grazie (?) all’assordante fracasso della stampa e dei notiziari TV, si sta creando un clima di caccia alle streghe, come se l’unico problema, il vero problema, da cui tuti gli altri dipendono, sia dato dalla presenza dei rom: risolto il quale, come per incanto, si risolveranno i problemi della giustizia, della sanità, dei trasporti, dei salari, delle pensioni e… della mediocrità politica.
E’ ovvio che tale stato di degrado e di insicurezza, per l’on. Fini e i suoi alleati, è opera del centro sinistra che da quando governa non ha saputo legiferare provvedimenti adeguati per la sicurezza pubblica.
Non capisco perché Fini oggi grida allo scandalo e inveisce contro il governo per i mancati provvedimenti, quando dimentica che ieri (cioè fino al maggio 2006), nel governo presieduto da Berlusconi, non solo era ministro degli esteri ma anche vice ministro e il suo partitto rappresentava la seconda forza della coalizione.
Almeno questo sgangherato governo pochi giorni prima del delitto aveva presentato il pacchetto sicurezza, mentre il “suo” si era distinto per proclami e “fuochi d’artificio”.
Così, ecco il “nostro” sfidare la pioggia e visitare il luogo del fattaccio e portare conorto al marito della vittima, strumenti, la prima innocente, il secondo inconsapevole di una grave strumentalizzazione politica: il dolore violentato al servizio della politica.
Questi politici cercano il consenso sfruttando ogni disgazia ma, inbelli e presidenzialisti, sono incapaci di proposta e di confronto, chiusi nella loro presunzione e ipocrisia.
Il fatto è che pur di parlare, pur di esserci, non capiscono, e in ciò sono in compagnia dei media (quotidiani e notiziari TV e altro), fino a quando possono tirare la corda senza che l’intolleranza si trasformi in violenza, in squadrismo (mentre scrivo si ha notizia di raid punitivi…come volevasi dimostrare).
Uno statista, quale Fini l’incompiuto, alla luce dei risultati del suo intervento, farebbe meglio a interessarsi di più dei molto destabilizzanti delitti di mafia, l’ultimo mercoledì scorso a Borgetto (PA).
O crede anche lui che la mafia “non esiste” o pensa che il governo che sosteneva l’abbia sgominata…o forse è meglio mostrare i denti ai deboli e il sorriso ai potenti?
04 novembre 2007
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1 commento:
Indubbiamente non credo che una volta sgomberati i campi nomadi, dai quali poi i rom stessi si sposteranno poco più in la' creando nuove baraccopoli, si risolva il problema, nè tanto meno credo che tutta questa strumentalizzazione politica e presa a cuore di un fatto triste e che in una società "civile" non deve accadere, sia testimonianza di sensibilità e progresso civile....
Di certo io da cittadina che lavora, paga le tasse, paga i mezzi pubblici, subisce quotidianamente da quando è adolescente l'incubo e la paura di non poter "liberamente" circolare nella propria città o meglio nel proprio quartiere con la tranquillità che ho il sacrosanto diritto di avere, non è una situazione accettabile...non più...
La politica è esautorata e non ha risposte nè tantomeno domande da porre...
Credo solo che ad oggi non è più possibile trovarsi di fronte a culture diverse mischiate e non integrate nella nostra società perchè in fondo siamo noi che ghettizziamo e respingiamo perchè la nostra forma mentis è chiusa e non vede al di là...perchè c'è l'ignoranza di non integrare ma subire passivamente lo straniero...c'è l'ignoranza di strumentalizzare fatti e persone senza cogliere il generale...ciò che veramente è importante conoscere e dai cui ci si deve guardare bene...
Di questi fatti e morti perchè ammazzati di botte nel corso degli anni ce ne sono stati a palate...ma oggi appunto se ne parla perchè fa comodo al politico di turno...
Alla luce di ciò io comunque continuo a temere ciò che mi circonda...
Ma è mai possibile che se parcheggio a 300 metri da casa devo far finta di parlare al cellulare e guardarmi le spalle in continuazione e chiudermi il portone in men che non si dica scivolando tra le porte per paura che "uno" possa aggredirmi alle spalle?
E' mai possibile che se prendo la macchina e vado in periferia mi debba camuffare da uomo per non farmi aggredire?
E' mai possibile che se prendo la metro mi devo mettere la borsa tra le gambe per non farmi fregare il portafogli e prima che passi la metro stare vicino al muro della banchina per paura del matto che mi possa spingere sotto e le zingare che entrano per ultime al fine di rubare e poi scendere prima che si chiudano le porte???
E' mai possibile che se torno dal lavoro alle 8.00 di sera, dopo una giornata passata a sgobbare per potere "sopravvivere" devo essere angosciata che qualcuno sbucando dal cespuglio mi possa stuprare, o malmenare o addirittura uccidere????
IO NON CI STO...non più...
P.S. mi scuso dello sfogo ma credo che i blog esistano anche per questo
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