Il comune di Vicenza ha approvato a maggioranza la costruzione di una base logistica che dovrebbe ospitare i militari americani della 173 brigata paracadutisti attualmente di stanza in Germania (Bamberg e Schweinfurt), nonostante la protesta di ben 9 diversi comitati di cittadini determinati ad andare avanti con un referendum popolare.
L’approvazione del consiglio comunale è solo il primo passo verso la costruzione della base USA perché l’ultima parola spetterà al governo.
Al di là del consueto iter burocratico, bisognerà chiedersi perché i 2.000 e passa soldati americani debbano trasferirsi in Italia.
La situazione geopolitica dalla caduta del muro di Berlino è notevolmente cambiata. E’ il Medio Oriente l’area da cui possono arrivare i pericoli, non più l’Est europeo.
Smantelliamo, dunque, le basi in Germania e li trasferiamo in Italia dove opera un governo amico (Berlusconi). Tanto l’Italia rinuncia con facilità a spazi di sovranità (Aviano, Maddalena…), per non scontentare il potente alleato. Così l’Italia diventa il centro di raccolta delle truppe NATO, il punto di partenza di qualsiasi spedizione (per difendere l’Occidente e la democrazia, s’intende!).
Invece di smantellare le basi presenti nel nostro territorio, rinegoziando gli accordi altri se ne sottoscrivono, come sempre segretamente, facendo dell’Italia una caserma NATO.
Ma dico, non sarebbe stato meglio pensare alla Grecia e alla Turchia? Sono più vicine al nuovo “teatro operativo” ed eventuali interventi sarebbero più immediati.
E’ inutile ironizzare, dice il mio amico. Sarebbe più logico, continua, che l’Italia ricominciasse a esercitare la sua sovranità su pezzi di territorio su cui non mette naso da anni dove si “sperimenta” di tutto e dove c’è depositato di tutto, dalle armi convenzionali più sofisticate alle testate nucleari.
E meno male che la nostra Costituzione contiene l’articolo n. 11!
29 ottobre 2006
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