di CONCETTO VECCHIO (da Repubblica.it del 9/4/2011)
Quando mancano quattro giorni al sì della Camera alla prescrizione breve - che ammazza 15mila processi solo per evitare al premier una condanna nel dibattimento Mills - Berlusconi sferra un attacco durissimo al giudice Mesiano, che nella causa Cir-Fininvest sul lodo Mondadori ha condannato la Fininvest a pagare un indennizzo di 750milioni. "Sono vittima di una rapina a mano armata", è stata la frase choc pronunciata dal presidente del consiglio.
In uno show senza freni, davanti ai partiti cofondatori del Pdl ("sono qui a rappresentare la tradizione cristiana"), il Cavaliere è tornato ad attaccare la Consulta, definita "organo politico", e a prefigurare modifiche alla Costituzione. Ha inoltre ripetuto che la maggioranza tra due settimane raggiungerà quota 330, "e così finalmente potremo attuare le riforme". Ha aggiunto che per i giudici - "che non pagano mai" - lui è peggio di Al Capone. "Mi azzannano da tutte le parti". Quindi ha giurato la sua innocenza sulla testa dei nipoti, riferendosi ai quattro processi per i quali è momentaneamente imputato. Nel pomeriggio a Lampedusa si è spinto a dire che è "dissennato chiamare il presidente del Consiglio in tribunale: soprattutto avendo una magistratura che lavora non per il Paese ma contro il Paese". Così il processo Ruby "getta fango sull'Italia".
A proposito del carattere ad personam della prescrizione breve il capogruppo Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto ammette esplicitamente che questa norma è fatta per salvare il premier, "vittima di un attacco politico". Mercoledì la prescrizione breve sarà approvata in prima lettura alla Camera. Il piano del centrodestra è di arrivare all'approvazione definitiva in Senato entro fine maggio, ovvero subito dopo le elezioni amministrative. A quel punto rischiano di andare al macero processi come la strage di Viareggio, i 40 operai morti per amianto nei Cantieri navali morti a Palermo, e alcuni capitoli di Calciopoli.
09 aprile 2011
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