Dopo l’attentato al premier, “dialogo” è la parola più scritta e più pronunciata. In un momento in cui le parole hanno perso il loro giusto significato, mi sembra opportuno trascrivere la definizione che il dizionario Garzanti dà della parola “dialogo”: “comunicazione costante tra persone o tra gruppi che permette di eliminare o ridurre gli elementi di dissenso e favorisce la comprensione reciproca: …il governo ha avviato un dialogo con l’opposizione.”
Il governo, infatti, per bocca di tutti i suoi rappresentanti dichiara non solo d’essere pronto al dialogo, ma offre all’opposizione, come atto di buona volontà, di partire dalla bozza Violante.
Quasi da non crederci!
Dal canto suo l’opposizione, Casini e Finocchiaro, con qualche ovvio distinguo, si dichiarano pronti. Tutti contenti …politici e cittadini, elettori e astensionisti!
Troppo bello, perché sia vero!
Una statuetta e “il clima d’odio”, giustamente, ha lasciato campo al “clima dell’amore”, ma … c’è un ma il concerto manca di qualche strumento e alcune note appaiono stonate.
Al concerto manca l’”eversivo” (la definizione, salvo mentita, è del coordinatore Bondi) partito di Di Pietro, condizione sine qua non, a quanto pare, posta dal Pdl ormai PdA. Finora il Pd dice e non dice, dichiara e smentisce, ma una posizione ferma e chiara non è pervenuta. O, forse sì, se la dichiarazione di Letta, il vicesegretario di Bersani, può essere considerata chiara e illuminante: “Con questa continua rincorsa Di Pietro e De Magistris sono i migliori alleati di Berlusconi, noi continuiamo a sulla nostra linea di sostegno e di difesa del capo dello Stato e della sua posizione da favore delle riforme e dell’interesse nazionale”.
Giusto, politicamente corretto, come vuole il buon senso della maggioranza…ma che un discreto numero di iscritti e simpatizzanti del Pd non gradisce e, guarda caso, ha votato Idv. Letta e compagni dove pensano che peschi l’Idv, dal Pdl o dalla Lega?
Aprire gli occhi è un dovere di tutta l’opposizione, in modo particolare del Pdl che, dopo tutte le fregature prese da Belusconi & company, dovrebbe essere diventato più furbo. Dovrebbe capire che senza l’alleanza con l’Idv, anche se riesce ad agganciare l’Udc (Casini candidato premier?), non vincerà le lezioni, ma soprattutto, dovrebbe capire lo scopo vero di quest’anomala apertura di Berlusconi, anomala perché numerosi sono i paletti posti e sottaciuti (chissà perché!) dal Pd.
Mi riesce difficile, infatti, pensare che Bersani non si renda conto che la blanda opposizione del Pd e l’ancora più blanda dell’Udc, porterà all’approvazione del processo breve o del legittimo impedimento o del terzo lodo o … forse è proprio questo che vuole. Poi griderà agli italiani che solo la schiacciante maggioranza parlamentare governativa ha causato il disastro del processo breve…ma stiano tranquilli gli italiani che sulle riforme saranno molto duri…nel caso raccoglieranno le firme per il referendum … l’opposizione saprà reagire compatta a…
Parole, per chiosare un’antica canzone, parole, parole, soltanto parole…come se l’opposizione non abbia altri strumenti per far sentire pesantemente la propria presenza.
Ancora una volta, quindi, la propaganda nei media, le contrapposizioni strumentali del momento nasconderanno l’inciucio (Dizionario Garzanti: ”accordo politico non lineare, frutto di basso compromesso”.). Ancora una volta Berlusconi otterrà quello che desidera, ancora una volta i cittadini si sveglieranno ancora più disuguali, ancora una volta la giustizia avrà … fatto il suo corso.
Ancora una volta il centrosinistra, col trattino o senza non importa, perderà le lezioni, la Lega aumenterà i consensi, l’Idv pure, il Pd ritroverà D’Alema al capezzale per l’estrema unzione.
Per finire cito due brevi dichiarazioni, la prima di Cicchitto, la seconda di Bonaiuti: “…i disegni di legge che riguardano il processo breve e il legittimo impedimento è giusto che facciano il loro corso…a elezioni regionali fatte può decollare il confronto sulle riforme istituzionali e sulle riforme globali sulla giustizia”. “…sul legittimo impedimento e sul processo breve il centrodestra può andare avanti anche da solo a maggioranza perché non si tratta di leggi ad personam come fingono di non capire certi esponenti dell’opposizione, si tratta di una giustizia ad personam che ha colpito il presidente del Consiglio.”
Non penso sia necessario commentare le suddette dichiarazioni. Gl’Italiani, di destra, di centro e di sinistra, le capiscono abbastanza bene: salviamo, innanzitutto, Berlusconi, poi si vedrà… Vedrete che l’Amore regnerà sovrano e l’epoca di Berlusconi supererà il ventennio senza preoccupazioni.
Non so se gli elettori di centro sinistra resisteranno, nonostante i Letta, i Bersani, i Veltroni i D’Alema… Viva l’Italia!
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