25 settembre 2009

LO SCUDO ovverosia LA DIFESA DEGLI EVASORI
È una vergogna. È un’offesa verso quei cittadini che pagano le tasse e ottemperano così a un dovere costituzionale oltre che morale.
Gli evasori, quindi gli esportatori di capitali all’estero non solo si macchiano di un reato contro lo Stato, ma usufruiscono gratuitamente di quei servizi, asili nido, tasse universitarie, ticket sanitari…, ad altri dovuti. Insomma, commettono un doppio reato, sono dei “mangiapane a tradimento” e come tali dovrebbero essere trattati.
Cosa fa invece lo Stato, oggi impersonato dal ministro delle finanze Tremonti, personaggio politico tra i più complessi e comprensibili?
L’inventore della “Robin tax” inventa, per la verità è una sua creatura sin dal 2001 e ripresentata nel 2003, lo scudo fiscale, come dire la difesa di capitali di dubbia o illecita provenienza (che cosa è lo scudo se non un’arma di difesa?).
Le motivazioni del provvedimento, oggi come ieri, sono sempre le stesse, come l’assicurazione data agli esterrefatti contribuenti, quelli veri, che sarà l’ultimo scudo. È impressionante la faccia tosta di questi signori che ci governano, infidi e bugiardi, come dimostra il reiterarsi del provvedimento. In questi ultimi tempi il ministro della finanza creativa, crea un po’ meno, visto anche l’attendismo circa i provvedimenti relativi alla crisi economica in atto e lungi dall’essere risolta come si vuol far credere. Basta leggere le ultime dichiarazioni del presidente del FMI.
Lo scudo fiscale è una sanatoria riservata a quanti possiedono investimenti o attività finanziarie all’estero che hanno violato la normativa del cosiddetto “monitoraggio fiscale”, che impone l’obbligo di comunicare al fisco il trasferimento di capitali da e per l’estero, condizionata al rientro in Italia di tali capitali, versando il 5% dell’ammontare: una miseria, considerando che per estinguere il reato avrebbero dovuto versare nelle casse dell’erario il 60%.
L’emendamento1.3500, approvato dalla commissione del senato, estende lo scudo ad altri reati tributari come il falso in bilancio e l’eliminazione dell’obbligo da parte dei professionisti (banche e affini) di segnalazione ai fini dell’antiriciclaggio (un grazie immenso da mafiosi e spacciatori).
Per maggior chiarezza lo scudo rende non punibili i seguenti e gravi reati:
- dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti;
- dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici;
- dichiarazione infedele;
- omessa dichiarazione;
- occultamento o distruzione di documenti contabili;
- falsità materiale commessa dal privato;
- falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico;
- falsità in registri e notificazioni;
- falsità in scrittura privata;
- uso di atto falso;
- soppressioni, distruzioni e occultamenti di atti veri;
- falsità concernenti documenti informatici;
- falsità concernenti copie autentiche concernenti copie autentiche che tengono luogo degli originali mancanti;
- falsi comunicazioni sociali;
- falso in prospetto.
Il cittadino comune, il lavoratore dipendente che paga le tasse alla fonte, deve essere contento, finalmente il …buon Tremonti avrà più soldi per risolvere i problemi italiani a partire dagli ammortizzatori sociali. Le famiglie non sentiranno più la crisi e un abbraccio di solidarietà stringerà tutti gli italiani, alla faccia della sinistra anti-italiana e menagramo.
- Dov’è la sinistra?
- Fuori dell’aula.
- Allora, è tra la gente a spiegare….
- No! Ho detto fuori dell’aula, non tra la gente della piazza, ma al ristorante interno …c’è il congresso… il segretario da eleggere…l’antiberlusconismo di D’Alema…quello che sa come sconfiggere il premier…come Veltroni…non parlarne…farlo diventare “il barone inesistente…

P.S.: Non sono un costituzionalista, ma ho molti dubi sulla costituzionalità dello “Scudo”. A tal proposito trascrivo l’art. 3 della Costituzione.
Art.3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di razza, di sesso, di lingua, di religione, di opinoni politiche, di condizioni personali e sociali”.

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