Perfido strumento di morte
il petrolio ha ucciso.
Come ieri.
La mano armata
dal profitto e dalla violenza
targata Russia,
giochi mortali e distruzione
mette sulla scena.
Il solito mesto quadro
di lontane macerie fumanti,
parto insano dell’umana follia.
Una città cerca tra le bombe.
Disperata piange i suoi figli.
Sommerso dal dolore
non una lacrima
segna il mio volto di pietra.
Mi vedo figlio e padre,
madre e fratello,
fidanzato e marito…
Poveri corpi straziati
stringo al petto inaridito.
Un televisore d’improvviso
trasmette delle olimpiadila cerimonia d’apertura.
10 agosto 2008
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