Ho scritto codesto post in riferimento alla situazione politica di Cologno Monzese, ma, penso, si possa riferire a qualsiasi Comune d'Italia.
L’altra sera ho assistito alla prima seduta, quella d’insediamento, del Consiglio Comunale.
Tutto si è svolto secondo un iter ben collaudato: qualche contestazione dell’opposizione con richiami al regolamento, le risposte della maggioranza, gli interventi passionali dei cittadini. Alla fine tutti i punti all’o.d.g. sono stati esperiti e la giunta, il motore dell’amministrazione, è pronta a operare.
Voglio fare due considerazioni che dovrebbero indurre politici e cittadini a una riflessione sul futuro della politica a Cologno.
La prima riguarda la composizione della Giunta.
Premettendo che non intendo parlare delle specifiche competenze degli assessori, che do per certe e per buone, risalta la continuità di questa Giunta con la precedente dell’amministrazione Soldano. È vero che tre degli assessori sono nuovi, ma i restanti cinque, che rappresentano il fulcro della Giunta, sono politici di lungo corso von varie esperienze assessorili.
Non s’intende cadere nel solito dibattito del “vecchio” che occupa il potere (inteso, in questo caso, come servizio) e del nuovo che non avanza o, come si dice, che non c’è, ma è proprio da questo dualismo che occorre partire, se vogliamo capire come mai l’Italia è il Paese, forse l’unico, che, a partire dalle più alte istituzioni, ha i politici più vecchi nei posti di “comando”. È uno scontro generazionale che, nonostante il famoso sessantotto, si conclude sempre con la vittoria dei padri.
La seconda considerazione riguarda la facilità con cui le alleanze si disfano.
Mi riferisco al caso della lista civica “Vivi Cologno”, che, pur non essendo presente in Giunta, appoggia, la maggioranza di governo della città.
Il Sindaco spiega che le cause vanno ricercate nelle dichiarazioni pubbliche di “Vivi Cologno” considerate come un aut aut e, quindi dirompenti; il capogruppo parla di una mancata accettazione di una loro proposta di discontinuità rispetto al passato nella composizione della Giunta.
Perché questo contrasto è emerso durante gli incontri per definire la Giunta e non nel momento in cui la coalizione si è composta?
Quest’atto di discontinuità è stato contrattato o è stato un episodio estemporaneo? Quali conseguenze si avranno nel futuro dell’Amministrazione. “Vivi Cologno” si allontanerà dalla maggioranza o sarà ripescata?
È un episodio di non poco conto se si mette in relazione con quanto è successo alcuni mesi fa all’interno dell’Amministrazione Velluto, che per contrasti interni alla maggioranza ha portato al commissariamento del Comune e a nuove elezioni.
È un degrado della politica dovuto alla presenza di numerose liste civiche o un eccessivo personalismo visibile in ogni stato delle istituzioni? O le liste civiche rappresentano una risposta del cittadino al degrado della politica?
Sono tante domande che, secondo la mia opinione, meritano delle risposte, che vanno dibattute, senza far ricorso a quelle “verità” che rendono asfittico qualsiasi confronto.
Giuseppe Governanti
07 maggio 2010
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